Conflavoro PMI Livorno

Conflavoro PMI: “L’Italia ha scelto, ora si pensi a salvare le imprese”

  • Home News Conflavoro PMI: “L’Italia ha scelto, ora si pensi a salvare le imprese”
Nazionali

Conflavoro PMI: “L’Italia ha scelto, ora si pensi a salvare le imprese”

2022-09-26

Il presidente Roberto Capobianco: “Non ci sono alternative, il Paese deve tornare a crescere e può farlo soltanto incentivando il lavoro. E il lavoro, in Italia, è sinonimo di piccole e medie imprese“


Lunedì 26 Settembre 2022


“Vediamo un’alzata di scudi contro le decisioni degli italiani che hanno democraticamente scelto di votare per la coalizione di centrodestra. Non è un clima utile al Paese e ci aspettiamo invece stabilità e voglia di fare, impegno da parte di tutti per portare l’Italia fuori da questi anni durissimi. La maggioranza, come in ogni democrazia, avrà l’onore e l’onere del governo e l’opposizione di controllarne l’operato. La salvezza e il rilancio del Paese devono essere gli obiettivi comuni, al di là delle affermazioni aprioristiche”.

Questo il commento di Roberto Capobianco, all’indomani delle elezioni che hanno decretato la composizione dei nuovi equilibri istituzionali.

“Quel che davvero dovrebbe far preoccupare, secondo noi, è invece l’affluenza ai minimi storici, ulteriore conferma che il Paese è stanco, ferito, in ginocchio economicamente e quindi anche socialmente. Noi crediamo e chiediamo che il prossimo governo e il Parlamento – sottolinea Roberto Capobianco – abbiano come scopo primario proprio il rafforzamento del sistema Italia sempre più debole. Non ci sono alternative, il Paese deve tornare a crescere e può farlo soltanto grazie alla spinta e all’incentivazione del lavoro. E il lavoro, in Italia, è sinonimo di piccole e medie imprese”.

“La rimodulazione del carico fiscale, il taglio della burocrazia per semplificare la vita delle aziende, l’incisivo alleggerimento del costo del lavoro allo scopo di aumentare il potere d’acquisto delle famiglie e rilanciare così i consumi in un circolo virtuoso che pandemia, concorrenza sleale, crisi internazionali e caro-energia hanno affossato. Questi sono i punti su cui tutti, in piena onestà intellettuale, dovremmo impegnarci ciascuno nel proprio ruolo, anche le associazioni di categoria come la nostra. Il resto – conclude il presidente di Conflavoro PMI – non porta a niente e di certo non abbiamo più tempo da sprecare. Se le piccole e medie imprese vengono aiutate, sostenute, incentivate, allora riparte il lavoro, riparte tutto il Paese, riparte la società in ogni suo aspetto senza lasciare nessuno indietro”.