Oltre 100mila le imprese a rischio. Secondo l’analisi dell’Osservatorio Rischio Imprese Cerved il trend è di nuovo in salita (+2%). Il presidente nazionale Roberto Capobianco: “Serve unità”.
Secondo l’analisi dell’Osservatorio Rischio Imprese Cerved, sono 100mila le imprese a rischio fallimento. Si inverte nuovamente la tendenza, che sale dal 14,4% al 16,1%.
Nonostante i tempi della pandemia siano ormai lontani, la nuova crisi economica ha rallentato la ripresa e il rilancio del tessuto imprenditoriale nazionale. Inflazione in aumento soprattutto per i rincari delle materie prime e il conseguente aumento dei costi energetici.
Sul fronte dell’occupazione, Cerved quantifica oltre 3 milioni i lavoratori che rischiano il posto. Infatti, agli 831mila addetti delle imprese in maggiore difficoltà (l’8,5%, +129mila persone rispetto al 2021), vanno aggiunti gli oltre 2,1 milioni che lavorano in società considerate vulnerabili (21,9%, +228mila). Le imprese fragili si trovano soprattutto al Sud, dove costituiscono addirittura il 60,1% del totale.
Il presidente nazionale Conflavoro PMI, Roberto Capobianco: “Guardando anche alla crisi di governo, la situazione appare drammatica. Serve unità, perché le imprese chiudono e le famiglie non arrivano a fine mese. Serve un progetto di rilancio del tessuto imprenditoriale che sia stabile, continuativo e condiviso da tutto il Paese. Conflavoro PMI si impegna da sempre affinché si crei una collaborazione forte con le istituzioni“.
I settori più a rischio fallimento
Al primo posto il settore delle Costruzioni (dal 15,2% del 2021 al 17,6% del 2022) e il settore dei Servizi (dal 14,9% al 16,7%). Forte anche l’impatto sull’industria, in particolare il settore dei Trasporti e dell’Industria pesante e quella Siderurgica (+12,1%).
Sale il rischio fallimento anche per la Ristorazione (+11,7%) e per gli Alberghi (9,9%).
Tra i dieci settori con la più alta quota di imprese a rischio, al primo posto sempre il Trasporto aereo (41,2%). Seguono il settore dei Parrucchieri e Istituti di bellezza (37,8%). Al terzo posto il Dettaglio moda (36,4%).
Debiti finanziari
I debiti finanziari iscritti nei bilanci di imprese a rischio di fallimento ammontano a 107 miliardi di euro (il 10,7% del totale). L’aumento rispetto allo scenario di conflitto è di 11 miliardi.
Nello stesso tempo, crescono anche i debiti finanziari in area di vulnerabilità raggiungendo un valore di 195,8 miliardi di euro (il 19,5% del totale).