Intervista a Riccardo Ghiomelli titolare di Ghiomelli Garden & Bistrot a Livorno

Chi a Livorno non conosce “il Ghiomelli”? Un’attività storica per questa città che ha visto ben quattro generazioni succedersi sin dagli anni ’70. Vivaista, commerciante, market green, ristoratore: abbiamo parlato con Riccardo Ghiomelli, titolare della società Ghiomelli Garden & Bistrot insieme alla sorella Paola, che ci ha raccontato la storia della sua azienda.

Ghiomelli è un’istituzione e Livorno, qual è stato il momento in cui hai deciso che avresti continuato l’attività di famiglia?

“È successo nei primi anni novanta. C’è stato un momento in cui alcuni consulenti dei miei genitori mi hanno chiesto cosa studiassi e cosa volessi fare da grande. Io mi stavo laureando in Economia e Commercio e volevo trasferirmi all’estero per diventare consulente aziendale. Mi incalzarono chiedendomi ancora se fosse meglio fare il consulente per altre aziende o per l’azienda di famiglia. Non è stato semplice prendere questa decisione e non sono mancati i momenti di tensione in famiglia per coniugare le idee che io avevo con quelle dei miei genitori. Ma nel tempo l’entusiasmo è cresciuto e ho cercato di rendere l’azienda sempre più mia sentendo anche forte la connessione e la responsabilità di un’azienda che porta il mio nome.”

Come è evoluta l’azienda nel tempo?

“Il primo passo è stato fatto dai miei genitori negli anni 70 quando hanno acquistato un nuovo terreno e hanno allestito le serre. Era una struttura all’avanguardia, veniva chiamata la ‘Cattedrale nel deserto’. Da quando poi ho preso in mano le redini dell’attività insieme a mia sorella, abbiamo cercato sempre di più di dare la nostra impronta e di realizzare le idee che avevamo creando anche il bistrot. Nel 2020 il capannone ha preso fuoco, è stato un momento difficile e ci siamo trovati a dover prendere delle decisioni ricostruendo tutto dal nulla e rimodellando l’azienda rendendola ancora più nostra.”

Perché l’idea di inserire Ghiomelli Bistrot?

“Ci piace pensare che le persone possano venire da noi per passare del tempo. Non solo per comprare una pallina di Natale o una piantina. All’interno del bistrot si può prendere un caffè, rilassarsi nell’area verde, leggere un libro o incontrare gli amici. La vendita è una conseguenza ma crediamo che la priorità sia che le persone abbiano piacere di venire in un locale, pensiamo che questo faccia la differenza.”

Qual è il concetto che hai usato per trasportare Ghiomelli nel nuovo millennio?

“In un mondo che si muove alla velocità di internet e che porta le persone a stare in casa noi, invece, spingiamo perché escano fuori. Chi viene da noi ha la possibilità di vivere lo spazio, di soffermarsi a visitare il negozio chiedendo al personale suggerimenti e consigli sui propri acquisti oppure di entrare nel bistrot e sedersi. La nostra clientela solitamente ha una fascia d’età che va dai trent’anni in su, adesso vedo che ci sono giovani che organizzano i loro diciottesimi compleanni da noi. Pensare che questi ragazzi, che sono il nostro futuro, un domani si ricorderanno di aver scelto Ghiomelli Bistrot per un momento così importante della loro vita ci riempie di gioia.”

Per quale motivo vi siete iscritti a Conflavoro?

Troviamo che Conflavoro PMI Livorno abbia la capacità non di risolvere ma di anticipare gli ostacoli che un imprenditore può incontrare nel suo cammino ed essere propostivi nel farlo. Così come crediamo che sia importante creare aggregazione nel nostro negozio, crediamo che sia altrettanto importante creala a livello imprenditoriale. Questo permette di instaurare relazioni di valore con possibili clienti, fornitori e colleghi. Sentirsi liberi di esprimere i propri punti di forza e di debolezza per confrontarsi e avere suggerimenti o indicazioni di qualcuno che ha incontrato le nostre stesse difficoltà nel proprio lavoro. Questo crea una prospettiva che ti porta a lavorare meglio.

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